Nel 2005 alcuni pazienti diabetici (oggi, ciclomelliti) si incontrarono nella selvaggia Maremma Toscana per condividere il piacere di stare insieme e insieme di pedalare.
Continuando a ritrovarsi per imparare a pedalare correttamente, grazie alla bicicletta scoprirono possibile migliorare non solo il proprio controllo metabolico ma, soprattutto, raggiungere una migliore qualità di vita e condizione di benessere cambiando semplicemente il loro modo di convivere con il diabete.
Incontrarsi non più da pazienti ma da ciclisti per condividere un comune interesse, per pedalare a glicemia controllata e per fare squadra, è diventato subito un piacere, mentre raccontarsi e testimoniare le proprie esperienze agli altri la mission dell'associazione Ciclismo & Diabete, da essi successivamente costituita.
Senza parole, questo messaggio portato nelle divise e soprattutto nelle gambe di questi atleti si è rapidamente diffuso.
I pochi che avevano costituito il gruppo, passando in bicicletta attraverso Paesi e Regioni, sono stati seguiti da altri e altri ancora continuano ad aggiungersi.
Questi singolari ciclisti stanno tutti pedalando contro i molti pregiudizi ancora forti sui presunti limiti di chi ha il diabete e, soprattutto, contro l'ignoranza, unico solo aspetto rimasto da curare. Guarire resta infatti oggi l'ulteriore, ultimo passo possibile alla scienza medica.
In rete si tengono in contatto e si confrontano, scambiano le loro idee ed esperienze, mentre nelle strade di tutta Italia si ritrovano e pedalano uniti affrontando meglio le tante salite.
Questa è l'associazione Ciclismo & Diabete e questi gli associati, i quali tutti nel movimento praticato correttamente, condividendo e raccontando la loro esperienza, sono riusciti a migliorare la propria gestione glicemica e con soddisfazione hanno trovato il piacere di incontrarsi, misurarsi con se stessi, superare i propri limiti e vincere.